In aula o a distanza?

Ho scoperto che non importa, perché la passione degli allievi e il mio divertimento non cambiano!

Negli anni passati ho avuto modo di tenere corsi in aula per diversi enti di formazione locali, ne avevo in progetto a inizio anno, ma poi, con la pandemia, pensavo che per il 2020 quel treno fosse definitivamente andato.

Invece un giorno mi ha chiamato Rosalba, di Enac, proponendomi un corso di Social Media Management a distanza: era il primo per loro e anche per me, un esperimento con mille incognite e tanta voglia di provarci.

Uno dei punti che era chiaro a tutti, riguardava la parte pratica: avremmo dovuto rinunciarci… però in un corso simile è complicato, così ho cercato delle alternative e ho trovato un sito che metteva a disposizione diversi applicativi open source online, in particolare Gimp e Inkscape, che da sempre fanno parte della mia cassetta degli attrezzi: la modalità non era il massimo, ma almeno potevamo smanettarci un po’; dopo qualche lezione teorica (e un po’ di codice, che non richiede nient’altro che il blocco note), abbiamo iniziato con la grafica: ho illustrato ai partecipanti gli strumenti, ho spiegato che avrebbero potuto scaricarseli liberamente.

Quel che non immaginavo era che tutti loro scaricarono Gimp e Inkscape e, grazie a WhatsApp e un po’ di creatività, i risultati sono stati strabilianti, perché a fine lezione i partecipanti, anziché alzarsi dal computer e andarsene a casa, rimanevano a far pratica e spesso mi mandavano schermate su WhatsApp chiedendo “come proseguo?” o “dove trovo quello strumento?” o ancora “dove sbaglio!?” (quest’ultimo di solito seguito da faccine disperate e un numero impressionante di punti di domanda ); inoltre, ho potuto condividere il lavoro dei singoli con il resto del gruppo come non siamo mai riusciti a fare in aula, perciò tutti hanno imparato molto di più e i risultati si sono visti: siamo passati da post molto approssimativi a piccole campagne da far invidia a una vera agenzia e per me è stato molto gratificante!

E’ mancato il contatto umano, ma abbiamo risolto anche quel problema: a fine corso, ci siamo trovati tutti per un aperitivo, all’aperto e tenendo le distanze, ma almeno ci siamo riusciti! E la foto? Beh, quello è il bigliettino che ha realizzato Anna, dalla grande fantasia e dalle mani d’oro: quale altra immagine avrei potuto usare, per questo post?
Il bigliettino di Anna del corso di social media manager
Ma il corso di SMM non è stato l’unico: con Enac ne ho tenuto parte di un altro sull’accoglienza e lì la sfida è stata imparare il foglio di calcolo e fare gli esercizi sulla comunicazione (ebbene si: ci siamo riusciti!) e un altro ancora – anzi un pezzetto anche in questo caso – l’ho tenuto con Enaip, sempre sull’accoglienza; lavorare con due enti diversi mi ha offerto l’opportunità di testare due piattaforme diverse, impararne le molte potenzialità e anche i pochi limiti.

Devo dire che tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il puntuale e preciso supporto delle mie referenti e delle tutor dei due enti: il loro lavoro di supporto e organizzazione è impagabile e mi permette di lavorare senza preoccuparmi di nulla, se non del contenuto della lezione successiva.

Nel complesso è stata un’ottima esperienza, che offre delle opportunità tutte da esplorare e io non vedo l’ora di farlo!